Quarto episodio della storia del vuoto su Scientificast: come si è passato dalla visione metafisica e religiosa del vuoto a quella legata all’indagine scientifica? Un mutamento è occorso tra il Quindicesimo e il Sedicesimo secolo, a causa della riscoperta dei testi antichi e degli esperimenti di Galilei e Torricelli.
Storia del vuoto IV: dalla filosofia naturale al metodo scientifico – Scientificast
La storia del vuoto fino al Medioevo ha visto una sostanziale predominanza delle idee platoniche e aristoteliche sull’horror vacui, in cui la natura aborre il vuoto e, non appena cerca di formarsi, si industria per prendere il suo posto con della materia. Tale idea si impose attraverso tutta l’età ellenistica e greco-romana e l’autorità di Aristotele non fu messa seriamente in discussione dalle sporadiche contestazioni.
Tuttavia nel Quattrocento avvenne la riscoperta dei testi di Lucrezio, che descrivevano tra le altre cose la scuola atomista di Democrito, e questo stimolò un dibattito rimasto sopito. Il filosofo Bernardino Telesio aveva notato la formazione di bolle vuote in una clessidra in cui gli orifizi erano chiusi in modo che l’aria non entrasse, e anche che in un recipiente riempito di liquido o vapori, e successivamente raffreddato, si formava uno spazio vuoto. Telesio definì uno spazio vuoto caratterizzato da una “attitudine a ricevere corpi”, e che non solo potesse contenere corpi, ma che fosse un’entità distinta da essi. Tuttavia non approfondì ulteriormente questi concetti.
(continua…)
Tuttavia nel Quattrocento avvenne la riscoperta dei testi di Lucrezio, che descrivevano tra le altre cose la scuola atomista di Democrito, e questo stimolò un dibattito rimasto sopito. Il filosofo Bernardino Telesio aveva notato la formazione di bolle vuote in una clessidra in cui gli orifizi erano chiusi in modo che l’aria non entrasse, e anche che in un recipiente riempito di liquido o vapori, e successivamente raffreddato, si formava uno spazio vuoto. Telesio definì uno spazio vuoto caratterizzato da una “attitudine a ricevere corpi”, e che non solo potesse contenere corpi, ma che fosse un’entità distinta da essi. Tuttavia non approfondì ulteriormente questi concetti.
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