Agli inizi del Novecento, la scoperta della radioattività e lo studio dell’endocrinologia si incontrarono per dar vita a uno dei filoni più prosperi di quackery, quella delle radiazioni come fattore che, se assunto in dosi moderate, poteva giovare molto all’organismo. Questa moda ebbe particolare diffusione (ma non solo) nei Ruggenti Anni Venti degli Stati Uniti, finché non spuntò qualche notabile vittima… ve lo racconto per Il Tascabile.
Quando la radioattività era di moda
Il nucleare non gode di buona reputazione. Al di fuori degli ambienti della ricerca, è molto facile che la parola radioattività venga associata a centrali in avaria, funghi atomici, contaminazioni, malattie e morte. L’uso in guerra, gli incidenti noti e quelli nascosti, i test atomici con le loro conseguenze e la paura di atti terroristici, lo hanno reso un nemico subdolo e invisibile, ingigantendo la percezione del rischio atomico rispetto alle sue reali proporzioni. Eppure non è stato sempre così. (continua…)
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