Terzo episodio della storia del vuoto su Scientificast: nel Medioevo ebbero particolare rilievo gli sviluppi della scienza islamica, che ridiscute il concetto di vuoto, anticipando e ispirando il pensiero dei filosofi medioevali europei – in particolare Tommaso d’Aquino e Guglielmo da Occam.
Storia del vuoto III: il medioevo
La storia del vuoto prima del Medioevo ha visto l’opposizione di vari punti di vista: quello, considerato sempre autorevole ma controverso, di Aristotele, per cui l’esistenza del vuoto avrebbe implicato l’ubiquità dei corpi e quindi un assurdo; quella degli atomisti, per cui le “particelle” di materia sono separate dal vuoto assoluto; quella del “vuoto frammisto”, secondo la quale il vuoto può esistere solo in forma frammentata tra una particella e l’altra, e non in grandi volumi. Nell’età greco-romana, Giovanni Filopono aveva criticato le concezioni aristoteliche sul moto, contrapponendovi il concetto di impetus che rendeva il vuoto nuovamente possibile.
Attorno al X-XI secolo la diatriba interessò gli studiosi e i commentatori arabi, che contribuirono allo sviluppo della teoria dell’impetus.
(continua…)
Attorno al X-XI secolo la diatriba interessò gli studiosi e i commentatori arabi, che contribuirono allo sviluppo della teoria dell’impetus.
(continua…)
Leave a Reply